Una delle gare più dure d'Italia, un su e giù nel parco nazionale della Sila tra paesaggi incantati, calati nelle fiabe della Disney.

In Sila ci sono i lupi, buoni ma assai riservati, e poi ci si sono anche i simpatici scottaioli, meno riservati, che si lanciano senza paura da un Gigante all'altro... tanto se il salto va male è la lunga coda a fargli da paracadute.

Buoni, colorati, ma senza paracadute sono invece i quattrocento biker ai nastri di partenza della ottava edizione della Sila Epic, ottava tappa del Trofeo dei Parchi Naturali.

Il percorso epic è assai impegnativo, 43 i chilometri sulla carta, 1700 i metri di dislivello, da affrontare due volte, una dopo l'altra. Sono in totale 86 i chilometri da vincere con le gambe ma ancor prima con la testa.

Un pò come risalire sulla giostra dopo che il primo giro ci ha fatto arrivare il cuore in gola.

E qui, alla Sila Epic, è un giro che fa paura, anche ai più coraggiosi.

L'uomo più atteso è Riccardo Chiarini, già quattro volte secondo nella prova calabrese, in cerca della prima affermazione silana e della prima vittoria con la nuova casacca del Cannondale Isb.  

L'avversario più accreditato a potergli soffiare la vittoria è il siciliano Emanuele Spica, del Rolling Bike. Nelle precedenti edizioni erano stati Jacopo Billi, due volte, Failli e Ficara a relegarlo sul secondo gradino del podio.

L'ottavo appuntamento del TPN parte puntuale alle 7.30 del mattino, quando il sole è ancor sonnolento e un leggero venticello solletica la pelle dei biker.

Sulla prima salita verso Monte Curcio affatto sonnolento è il ritmo impresso dal giovane Spica. L'unico capace di battezzare le sue ruote è Chiarini.

Alle loro spalle inseguono Luciano, leader TPN, Mignoli, Mirabile e Signorello.

La Sila Epic è una gara lunga e i biker devono fare attenzione a gestire sforzo ed energie.

Non mancano però i colpi di scena: Mignoli fora dopo appena sette chilometri, ma epic è il gesto del suo compagno Masino, che gli mette a disposizione la sua ruota.

Marchica, Special Biker, fa un bel volo mentre è in sesta posizione. Il siciliano è costretto al ritiro causa rottura del manettino del cambio con la catena bloccata sui pignoni meno numerosi, sugli 11 denti.

La gara piace e diverte, un sali scendi nel fitto bosco silano, dove, specie nelle prime ore di gara, i biker sono spesso costretti ad alzare gli occhiali dalla fronte. Il primo giro viene conquistato non senza fatica. In Sila non mancano gli strappi ripidi e le discese veloci, le radici e le pietre affioranti. Non manca nulla, non manca nemmeno il sole, che appena ripresosi dal sonno, è tornato prepotente a riscaldare il luglio silano.

Al termine del primo giro Spica e Chiarini hanno già diversi minuti sulla concorrenza, addirittura più di un'ora sui biker più lenti, tanti dei quali sono, buon per loro, fermati al cancello orario posto in corrispondenza del primo passaggio.

Tra le donne è la solita Mara Parisi (Bike & Sport) a dettar legge, dietro di lei la sola Ilenia Fulgido (Ciclo Team Valnoce) riesce a transitare prima della "transenna" oraria.

Terminato il primo giro ai biker tocca resettare tutto, tocca dimenticare la fatica, tocca dimenticare quelle salite che già al primo hanno azzerato, o quasi, le loro energie fisiche e mentali.

I biker devono dopo tre ore ore di gara fare i conti con gambe, testa e termometro, con quest'ultimo arrivato a sfiorare quota quaranta.

All'inizio del secondo giro Chiarini perde qualche metro per riempire la borraccia ma è subito lesto a riportarsi sul più giovane avversario e appena dopo ad accendere la freccia.

Sulla prima salita Spica vede l'avversario ma nella successiva verso il GPM di Botte Donato l'esperto biker della Cannondale Isb mette diversi minuti tra sè e il suo avversario, rallentato anche dai crampi intestinali.

Spica non è però il solo a patire del forte caldo, nel gruppo che insegue tanti devono fare il conto con le energie che ogni tanto decidono di prendersi qualche minuto di pausa. Il campano Stellato dal sessantesimo al settantesimo non ha più forze, forze che d'un tratto, senza preavviso, tornano come nulla fosse. Si, qui alla Sila Epic, chi prima, chi dopo, ha un attimo di debacle.

Sono momenti in cui tocca decidere tra l'alzare bandiera bianca o vendere cara la pelle.

I biker alla ottava Sila Epic paiono proprio non volersi arrendere e scelgono di venderla carissima la propria pelle.

Chiarini può dopo quasi 5 ore di gara alzare le braccia sulla linea del traguardo e così scrivere per la prima volta il proprio nome nel prestigioso abo d'oro della prova organizzata dalla ASD MTB Sila. Secondo, attardato di quasi undici minuti, è Emanuele Spica.

Completa il podio il campano Luciano (BeCycle) che rafforza ancor di più la leadership assoluta del TPN.

Tra le donne è podio tutto made in lucania, con Parisi davanti a Fulgido.

Terminata la prova più dura del TPN, il prossimo appuntamento per la challenge più amata e longeva d'Italia è il 28 Luglio, a Contursi Terme (SA).

La Granfondo Parco del Sele vi aspetta.

 

Epic    63 classificati

1 CHIARINI RICCARDO EL TEAM CANNONDALE ISB
2 SPICA EMANUELE EL ROLLING BIKE RACING TEAM
3 LUCIANO ADRIANO M2 ASD BECYCLE CLUB - LUCKY TEAM
4 SIGNORELLO ROSARIO ELMT TEAM ERACLE
5 MIRABILE ALESSIO EL SPECIAL BIKERS
6 MIGNOLI FRANCESCO M1 A.S.D. BIKE SPORT TEAM
7 MONTELEONE GIANFRANCO M5 A.S.D. BIKE 1275
8 ASTERITI PIETRO M2 ASD SWATTATI TEAM
9 DE SILVIO DARIO M3 NEW CYCLING TEAM
10 VECCHIO PAOLO M4 ASD ANDREA TROVATO

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Granfondo    217 classificati

1 SEMERARO ROBERTO M1 TEAM ERACLE
2 MORABITO EDOARDO VINCENZO ELMT HABITAT
3 GRAZIANO ROSARIO M2 ASD SWATTATI TEAM
4 MAROTTA FELICE M2 ASD GENESY BIKE
5 CAPPADONA EMANUELE ANTONINO M2 ASD ORA PEDALA
6 IANNELLO SEBASTIANO M3 ASD TEAM NUOVA AVIR
7 MOTTA MARCO M3 A.S.D. BIKE 1275
8 GIANNI CONCETTO M2 ASD TEAM NUOVA AVIR
9 SOFIA GIUSEPPE ELMT SPECIAL BIKERS
10 DE GENNARO RAFFAELE M1 ASD BECYCLE CLUB - LUCKY TEAM

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Sila EPIC 2024 - foto by bikerounder.com
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