Pennellate di colore giallo e verde sotto un cielo azzurro e intenso: un dipinto che si chiama Pollino
Il Parco Nazionale più grande d'Italia, spettacolare cornice di ben ventidue edizioni della Pollino Marathon, questa Domenica è riuscito ancora una volta a conquistare il cuore e la mente dei biker, catapultati per un giorno in uno dei paradisi più belli al mondo, nel tripudio della natura. Fin dalle prime ore dell'alba le vie del delizioso borgo di Terranova di Pollino sono invase dalle ruote grasse dei circa quattrocento biker provenienti da tutta Italia, in trepidante attesa di conquistare la sesta prova del Trofeo dei Parchi Naturali.
Prima dello start, proprio tra le viuzze strette di Terranova, i biker hanno potuto ammirare l'itinerante mostra fotografica che raccontava le passate edizioni della prova organizzata, con il sempre pieno dei consensi, dalle famiglie Ciminelli e Lufrano.
Una gara unica, in alta quota, con la miscela perfetta di fatica, adrenalina e piacere della scoperta. La gara, tra le più longeve d'Italia, capace di conquistare ogni anno la fiducia di tantissimi appassionati.
Il Sabato, alla vigilia della marathon, sono stati i più piccoli a conquistare la scena: un'emozione vederli scorrazzare su e giù sul tracciato disegnato dall'evergreen Nicola Perciante. Il presente e il futuro della mountain bike è tutto loro.
Torniamo per un altro pò ai grandi!
Il lungo serpentone dopo una veloce discesa è subito con gli occhi rivolti verso l'alto. La salita in asfalto punta ripida verso le caratteristiche sagome di Timpa San Lorenzo e Timpa Falconara. Una frana in quota ha impedito il passaggio sul vecchio tracciato ma l'esperto Pasquale Larocca, responsabile tecnico del percorso, è riuscito in poche settimane nel miracolo di garantire un percorso altrettanto emozionante.
La Falconara è affrontata ora dal versante opposto. Lo sterrato battuto ha lasciato spazio ad un terreno più argilloso dove le piogge, scese abbondanti in questa strana primavera, hanno lasciato diverse tracce del loro arrivo. Chi tira il gruppetto ha strada libera per scegliere traiettorie migliori, per aggirare, alla meglio, le tante pozzanghere, evitare che le ruote davanti gli schizzino un pò di fango sul corpo. Il fango, appunto, la gioia nascosta dei biker che possono ritornare a fare quello che di solito è concesso solo ai bambini: giocare con il fango e sporcarsi più non posso.
In testa al gruppo i più attivi sono Privitera, Luciano, Vigoroso e Parisi. Tra le donne è la solita Parisi a sbaragliare subito la concorrenza.
La strada sale ripida tra gli alberi altissimi, tra faggi, querce e abeti bianchi. Chi spende troppo lo pagherà con gli interessi nel difficile finale. I biker raggiungono Piano della Giumenta, il centro sci del Pollino, e subito dopo dal Belvedere possono allargare il loro sguardo su tutte le vette del Parco.
Non vi è più la polvere delle scorse edizioni e le piogge hanno compattato il terreno.
Nei pressi di Acqua Tremola, la luce si fa più fioca ai piedi degli alberi e le pozzanghere, ora, si presentano troppo tardi alla vista dei biker. Chi tenta la carta della temeriarietà rischia spesso di restarne inghiottito. Alcuni vedono la ruota conficcarsi nel terreno molle e sono catapultati in avanti per un bagno rigenerante. Scene esilaranti, che per fortuna, tiran fuori più sorrisi che imprecazioni. Ancor più sorrisi per gli spettatori non protagonisti.
Nel quartetto di testa Privitera e Luciano hanno qualcosina in più dei loro avversari, più voglia (e testa) di vincere, e riescono a creare un buco importante alle loro spalle.
Superata Acqua Tremola presto tocca scendere giù per I Tre Confini, una discesa veloce resa tecnica dai profondi canaloni scavati dalle acque che costringono i biker a occhi più spalancati del solito. L'adrenalina di gara fa miracoli e chi nelle prove del percorso aveva messo piede a terra dimentica in un sol colpo ogni timore. Dopo l'iconica Timpa di Pietrasasso l'abitato di Terranova si fa più vicino.
Tra il verde e il giallo intenso delle ginestre in fiore i biker "vedono" il traguardo.
L'arrivo è alle porte, salvo l'ultima salita, il Calvario, ripida e in cemento.
Privitera (Special Bikers Elios Team) spinge e molla di ruota Luciano (CPS Professional) per involarsi solitario verso la sua prima vittoria in una prova del Trofeo dei Parchi Naturali, bissando così la vittoria da Lui stesso ottenuta la Domenica precedente alla Etna Nord Bike Race. Un pò come per le ciliegie, una vittoria ha tirato l'altra.
Alle spalle di Luciano, Parisi (Asd Bike 1275) ha la meglio su Vigoroso (Team Sword - Cicli Ilario) che però si rifà conquistando la maglia da leader nel TPN, a pari punti con l'assente, alla Pollino, Spica (Rolling Bike).
Tra le donne Parisi (Bike Sport) mette le sue ruote davanti a Fulgido (Ciclo Team Valnoce) e Marseglia (Grottaglie Bike).
Prossimo appuntamento per il TPN a Contursi Terme (Sa) il 30 Luglio per la Granfondo Parco del Sele.
Marathon 112 classificati
1 | PRIVITERA ANDREA | EL | SPECIAL BIKERS ELIOS TEAM |
2 | LUCIANO ADRIANO | M2 | CPS PROFESSIONAL TEAM |
3 | PARISI ANGELO | M2 | A.S.D. BIKE 1275 |
4 | VIGOROSO ANTONIO | M1 | TEAM SWORD - CICLIILARIO |
5 | MONTELEONE GIANFRANCO | M4 | A.S.D. BIKE 1275 |
6 | CARNEVALE ITALO | M3 | ASD SWATTATI TEAM |
7 | MARCHICA DARIO | ELMT | SPECIAL BIKERS ELIOS TEAM |
8 | MIGNOLI FRANCESCO | M1 | A.S.D. BIKE SPORT TEAM |
9 | DELLA ROCCA GIUSEPPE | ELMT | ASD GENESY BIKE |
10 | GUAGNANO PAOLO | M2 | NEW CYCLING TEAM |
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Granfondo 215 classificati
1 | DELUCIA ANTONIO | M2 | TEAM ERACLE |
2 | GIANNI CONCETTO | M2 | TEAM BIKE SIRACUSA NOTO |
3 | CATTEDRA COSIMO | M3 | TEAM PREVIEW SEI SPORT |
4 | AFFINITO MANCINO LUCIANO | JU | ASD VESUVIO MOUNTAINBIKE |
5 | IARIA BRUNO | M2 | HABITAT |
6 | DE VITO ANIELLO | M3 | SAN GENNARELLO BIKE |
7 | SEMERARO PASQUALE | M4 | NEW CYCLING TEAM |
8 | IANNELLO SEBASTIANO | M3 | TEAM BIKE SIRACUSA NOTO |
9 | SIMEONE VINCENZO | M3 | A.S.D. BIKE SPORT TEAM |
10 | LANEVE ERMANNO | M3 | NEW CYCLING TEAM |