Domenica a Campotenese (CS) la manifestazione organizzata dalla ASD Ciclistica Castrovillari in coevento con l' Ente Parco ha spento le sue prime dieci candeline. Un traguardo importante per la manifestazione che negli anni ha mostrato a migliaia di biker l'altra faccia del Pollino, quello del versante calabro.
Prima di lei, la Pollino Marathon, aveva di fatto acceso i riflettori sul versante lucano, tra San Severino Lucano, San Costantino Albanese e Terranova di Pollino. L'onere di mostrare l'altro volto di quello che a conti fatti è il Parco più grande d'Italia è merito della passione, per la natura e le ruote grasse, di Antonio Limonti e del suo team "rosso-nero".
Castrovillari, Frascineto, Civita e soprattutto la mitica salita dell'Imperticata sono diventati difatti luoghi assai noti agli appassionati, luoghi che meritano di essere scoperti in ogni stagione dell'anno, a piedi, a cavallo, in bici, o detto più semplicemente, nel pieno rispetto della natura, qui assai meravigliosa.
Sono ormai luoghi "di casa" anche per i tanti, specie i pugliesi, che non li conoscevano assolutamente prima della Marathon degli Aragonesi... ma veniamo alla gara.
Quest'anno, così come lo scorso, abbiamo assistito ad un cambio di "scenografia" della prova: partenza in quota da Campotenese e via alla scoperta di boschi e pianori in alta quota dei monti dell'Orsomarso.
I biker hanno così avuto modo di scoprire la Catasta, l'hub culturale del Parco, raro esempio di un'opera architettonica in grado di diventare un tutt'uno con l'ambiente circostante.
Gli atleti hanno qui assoporato il silenzio nei piani di Masisto, un silenzio alternato, di tanto in tanto, dall'inconfondibile suono dei campanacci: da queste parti le mucche fanno davvero una bella vita. Si, i biker hanno sbirciato, senza saperlo, tra i paesaggi del paradiso.
Alle 9 di mattina di questa Domenica erano quattrocento i fortunati ovvero ottocento le ruote grasse ai nastri di partenza della decima Aragonesi.
Partenza puntuale così come puntuale è stato il ritmo impresso dagli uomini più attesi. L'asfalto di circa 5 km, in leggera salita, ha scortato il lungo serpentone alla volta dei fitti boschi, lì dove la traccia si fa inevitabilmente più dura e i biker possono giocare solo a carte scoperte.
I due uomini più attesi: Tony Vigoroso (Team Eracle) e Adriano Luciano (Becycle) forzano il ritmo appena le pendenze aggrediscono forte alle gambe. Sul tappeto di foglie marroni, dove le pendenze superano il 25%, i due biker, quasi senza volerlo, si ritrovano presto soli. Alle loro spalle nessuno riesce a incollarsi alle loro ruote, più veloci. I due di testa li rivedranno dopo la linea dell traguardo.
Tra i boschi le temperature sono perfette, nè calde nè fredde. Ai piedi dei fitti alberi cala invece solo la luce giusta e sufficiente che permette ai biker di superare, senza sorprese, le radici, tante, e le pietre affioranti.
Nella prima lunga discesa è Luciano bravo a guadagnare margine. La discesa è divertente e assai veloce, un meraviglioso zig zag ad ampio raggio sul morbido letto di foglie. Una piega a destra e subito dopo una piega a sinistra per un divertimento del tutto assicurato.
Nella successiva salita Vigoroso rientra sul vagone di testa e per diversi chilometri i due si alternano al comando della gara.
A metà marathon l'atleta calabrese della Eracle riesce a fare la differenza su un tratto di salita mentre, poco più avanti, il campano Luciano è vittima di crampi che lo costringono a gestire la gara fino all'arrivo.
Vigoroso può così, solo, dopo 2h e 39min di gara, alzare le braccia sulla linea del targuardo. Secondo, attardato di 1m 43 secondi, è Luciano, che però può consolarsi con la conquista della maglia da leader del TPN.
A completare il podio è Rosario Signoriello (Team Eracle) bravo nel finale a staccare la concorrenza (Mignoli, Monteleone e Salanitri) con cui aveva inseguito i due di testa per gran parte della gara.
Tra le donne è la lucana Mara Parisi (Bike & Sport) ad alzare le braccia sulla linea del traguardo. Alle sue spalle giunge la neo campionessa italiana W2 Valeria Pizzimenti (Special Bikers). Terza è la pugliese Daniela D'Alessandro (Bikespace).
Chiusa la sesta emozione del Trofeo dei Parchi Naturali, il prossimo appuntamento per la challenge più amata e longeva d'Italia è ancora sul Pollino.
Il 29 e 30 giugno si va tutti a Terranova del Pollino (PZ), questa volta sul versante lucano del Parco.
In quel Parco probabilmente non solo più grande ma anche più bello d'Italia.